Passa ai contenuti principali

24 Aprile 2013 Incontro di preparazione al Paes e al Festival Smart City

Riunione in Villa Valier, non più all'Auditorium di Oriago.

Afflusso all'evento moderato e molto disorientamento da parte degli "spettatori". In effetti non è ancora usuale l'approccio e poco si comprende di quanto sia condiviso dell'intero processo di preparazione dell'evento. Al momento le varie riunioni assomigliano molto alle tradizionali sessioni di brainstormig anche se poi traspaiono nei dialoghi essersi iniziative parallele in atto e in esercizio alcune attività che vanno sepaatamente in maggiore profondità sul territorio e sul comparto economico produttivo dello stesso. 



Presente il padrone di casa, Mr. Corò, accogliente, disponibile e di basso profilo come sempre: è venuto ad aprire personalmente la porta, l'entrata era ... a suonata. Non si è visto molto della Villa Valier in questa occasione, ma da quel poco che si è intravvisto è ... veramente bella. Tenerla in attività avrà un costo.

Probabilmente sarà meglio visibile il 12 Maggio quando verrà aperta per accogliere l'iniziativa di cui non si intravvedono ancora i confini ed è ancora imprevedibile la partecipazione del pubblico ... ne se sia desiderata.

Di certo la decisione di tenere l'evento del 12 Maggio in Villa Valier non è frutto dell'albero degli incontri pubblici con le aziende e le associazioni dal momento che la sede e la modalità dell'evento mai sono stati presi in considerazione in nessuno degli incontri pubblici di cosiddetta preparazione dell'evento. Il modello decisionale è sempre rimasto estraneo, totalmente estraneo, alle discussioni di questi gruppi. Anche solo in termini di comunicazione delle opzioni.

Il sito dell'iniziativa su Facebook è stato creato anche se il "piacimento" non è proprio massivo. Sembra che i gruppi di lavoro siano partiti, cioè abbiano iniziato la loro attività, e che i contributi di tali gruppi siano arrivati dove dovevano arrivare ma di questo non vi è a dire il vero ancora reale fondamento.

Si sono sentite parole come "Facilitatore", organizzazione dal basso, Tavagnacco che per inciso mi hanno fatto tornare in mente un piacevole periodo della mia giovinezza tra Moruzzo e Brazzacco, nell'udinese: bei tempi quelli della giovinezza, la prima volta che sono entrato in un night club.

Per dare una idea di quello che è il modello basato sul facilitatore ho inserito alcune pagine in cui si descrive il metodo impiegato in quella che è la pratica della facilitazione, come la impiego io su Linkedin, pratica oggi di moda (impiegata anche a sproposito e per diletto) e un po' a sproposito associata all'attività dei 10 saggi pre-elettorali.

Chi non ha letto tutto di Eric Berne non può dirsi facilitatore chi non conosce il Quasi Nobel Carl Rogers nemmeno, chi non conosce il nostro conterraneo Cesare Musatti "manco che manco", almeno qui attorno. Prima di aver portato a termine almeno un centinaio di Business Plan a fiannziamento privato è dura parlare di Start Up. Senza aver seguito l'attività di Vianello e del Vega e guardato le Video-Interviste, pianti compresi per carenza fondi,  è difficile potere parlare di Smart City e di utilità degli incubatori d'impresa.

Tra i presenti "spettatori" intervenuti la buona volontà, la partecipazione, la disponibilità a collaborare si è percepita bene, molto bene, fin troppo bene. Pronti a dare più di quanto percepito come richiesto. pronti  a fare da protagonisti, da coprotagonisti, da caratteristi, perfino da comparse ma non proprio disponibili a fare da spettatori.

La domanda che ci si può porre alla fine della riunione è: DOVE STIAMO ANDANDO ???

Di certo, incontro al futuro, ma questo è inevitabile e certo, Einstein e Film come "Ritorno al Futuro" permettendo. Risposta di certo molto suggestiva per dire socraticamente : da nessuna parte ? Lo vederemo il 12 maggio 2013.

Nel disorientamento possiamo dire che allo Smau a Padova si è parlato molto di Agenda Digitale, di Economia Sostenibile, anche un po' di Decrescita felice e infelice, di Start Up, di Smart City, di Processi di Facilitazione, di quello che oggi si chiama pittorescamente Coworking, di Incubatori d'Impresa, Best Practice, più o meno gli argomenti di questo gruppo di riunioni.

Chi vuole approfondire segua i links inseriti in queste righe: un po' i destra un po' i sinistra un po' di centro e un po' di ironia ;).

A Chi avesse già le idee chiare sui termini usati suggerisco il libro - LE DECISIONI DEGLI ESPERTI - in cui è ben chiaro che "qualcuno" le Best Practices non segue ma le Crea (c'è di meglio ma è già un bel cominciare.

La nota positiva: è stato un piacere conoscere personalmente un appassionato di Jazz con non poca conoscenza del Fotovoltaico e dedito da decenni al volontariato.

Commenti

Post popolari in questo blog

De Hombre a Hombre

Gotan Project Gotan Project è un gruppo musicale formato nel 1999 dal francese Philippe Cohen Solal (tastiere), dallo svizzero Christophe H. Müller (programmazione strumenti elettronici) e dall'argentino Eduardo Makaroff (chitarra ed alcuni strumenti a corda). La formazione di base si avvale inoltre della collaborazione di alcuni musicisti argentini, tra i quali il pianista Gustavo Beytelmann e la cantante Cristina Vilallonga. Lo stile musicale è il tango, di cui la parola gotan è una traduzione in lunfardo, ma con basi ritmiche tipiche della musica elettronica e house; ne risulta una miscela tra vecchi strumenti tradizionali del tango argentino, come il bandoneón, ed alcuni nuovi strumenti musicali, come campionatori e drum machine. Le prime apparizioni risalgono al 1999, quando una loro cover di Last Tango in Paris, brano di Gato Barbieri, viene inserita nella compilation Hotel Costes, selezionata dal noto DJ Stéphane Pompougnac. Molti dei DJ più quotati iniziaro

I manuali rapidi di Libreoffice

finalmente disponibili - 20/30 pagine cadauno per usare in modo migliore questo Software open source gratuito Volume 1 Volume 2 Volume 3 Libre Office - Software libero per l'ufficio e per lo studio

Cercare sul sito del comune di mira la parola MINIIMU gennaio 2014

E luce fu ... o sarà. Devo pagare 8 euro che stando alle dicerie nazionale non dovrei, di fatto, nemmeno pagare perché sono meno di 12. Per pagare 8 euro ne devo spendere almeno 2 per l'operazine e 10 per il commercialista ma con questi 10 si aumenta il Pil nazionale, facciamo produrre l'italia. Il tutto per 2, siamo in famiglia, (mi sembra una Pi.larla spendere 40 euro per pagarne 16 che è meno della metà). Se i 20 euro al commercialista a fronte dei servizi offerti allo stato aumentano il Pil nazionale fatemi sapere perché forse è meglio che ci mettiamo a fare cestini di rafia e li vendiamo ai cinesi in concorrenza con i thailandesi. Rendono sicuramente di più. Quando si fa una legge di questo genere significa non sapere quello che si fa o ... saperlo fin troppo bene ? Questa è l'Italia.