Quattro studenti si recarono da un Lama per essere accolti come discepoli.
Il lama li riceve e chiede loro se sono disposti a rifiutare i loro maestri precedenti, come condizione per essere accolti tra i sui discepoli ... dice loro di dormirci sopra e li congeda.
Il giorno dopo i giovani tornano dal Lama e il primo dice:
accetto, il mio maestro era sempre burbero e severo, lo rifiuto!
Il secondo dice: anche io accetto di rifiutarlo, era un buon vecchietto ma senza nerbo.
Il terzo dice: certamente lo rifiuto era pieno di difetti e per niente carismatico.
Il quarto si avvicina, si prostra e dice:
mi spiace, me ne vado....non posso rifiutare chi mi ha aiutato nonostante i suoi limiti e debolezze....e poi chi non ne ha?
Il Lama sorrise e sentenziò:
voi tre potete tornare a casa perché non conoscete la riconoscenza e il rispetto.......tu rimani e impara il poco che posso darti!
La storiella sopra raccontata potrebbe essere ancora scritta sul muro alla casa del Tibet a città del Messico.
Non molto lontano da qui invece ho sentito una applicazione di questo concetto, certo, espresso in modo molto meno elegante:
Tu, basta che mi insegni come si fanno i soldi, poi faccio da solo, Non vedo proprio perché dovremmo farli insieme !
Questo per rimanere nell'ambito della predisposizione locale al fare rete, alla riconoscenza al rispetto per gli altri.
(Magari è una associazione di idee tutta mia e ... i 2 pensieri non hanno attinenza :-))