Passa ai contenuti principali

Chi è Thelonious Monk e cosa c'entra il Jazz con Mira (Ve) ?

Il Jazz è un genere musicale di origine statunitense nato nei primi anni del XX secolo nelle comunità afroamericane del sud degli Stati Uniti. Frutto di una confluenza di tradizioni musicali africane ed europee, le sue caratteristiche peculiari sono l'uso intenso di improvvisazione, il ritmo swing spesso sincopato, lapoliritmia e il tono malinconico dato dall'uso delle blue note.

Sin dai primi tempi il Jazz ha incorporato nel suo linguaggio i generi della musica popolare americana, dal ragtime, al blues, alla musica leggera e colta dei grandi compositori americani. In tempi più recenti il jazz si è mescolato con tutti i generi musicali moderni anche non statunitensi, come il samba, la musica caraibica e il rock.

Il jazz si è trasformato, nel corso di tutto il XX secolo, evolvendosi in una gran varietà di stili e sottogeneri: dal dixieland di New Orleans dei primi anni, alloswing delle big bands negli anni trenta e quaranta, dal bebop della seconda metà degli anni quaranta, al cool jazz e al hard bop degli anni cinquanta, dal free jazz degli anni sessanta alla fusion degli anni settanta, fino alle contaminazioni con il funk e l'hip hop dei decenni successivi.

Theolonius Monk nel 1947
Thelonious Sphere Monk (Rocky Mount, 10 ottobre 1917 – Weehawken, 17 febbraio 1982) è stato un pianista e compositore statunitense, conosciuto per il suo singolare stile d'improvvisazione e per il consistente contributo al repertorio del jazz.

Uomo dominato dalla stranezza comportamentale, da un mutismo eccessivo e da un forte egocentrismo che inevitabilmente influenzarono la sua musica spesso screditata da critiche superficiali. Stile che è però stato, in tempi recenti, completamente decifrato: sotto quella coltre di "stranezza" si è conclamato un nuovo modo di fare jazz a cui si ispirarono le generazioni successive.
Il santone pazzo del jazz ha iniziato come pianista stride, e dal 1939 al 1942 ha suonato come house-pianist nel locale Minton's, dove il chitarrista Charlie Christian, il batterista Kenny Clarke e parecchi altri precursori hanno gettato le basi del jazz moderno.

Durante la permanenza nella big band del trombettista ex ellingtoniano Cootie Williams scrive 'Round Midnight, a oggi la sua più famosa composizione. Dopo aver militato nella formazione del trombettista Harvey Davis al Cinderella Club, nel 1944 debutta ufficialmente su disco nel quartetto di Coleman Hawkins, e dal '47 al '52 realizza una straordinaria serie di incisioni per la Blue Note in cui suona la maggior parte delle sue migliori composizioni. Sono della partita Kenny Dorham, Milt Jackson, Sahib Shihab e soprattutto Art Blakey, che gli resterà amico e collaboratore per tutta la vita. In quegli anni incontrerà anche Miles Davis, con cui stringerà amicizia.

In Bloomdido (1950) Monk incontra Charlie Parker e Dizzy Gillespie. Altra amicizia importantissima fu quella col pianista Bud Powell, che propose più volte interpretazioni personali dei temi dell'amico. Dal trioPlays Duke Ellington (1955) al quintetto di Brilliant Corners (1956), Monk realizza i suoi capolavori su etichetta Riverside, e raggiunge lo status di mito vivente. Come logica conseguenza, nasce il suo quartetto (più o meno stabile), con una splendida serie di tenorsassofonisti che va da Sonny Rollins a Frank Foster, da John Coltrane a Johnny Griffin (Misterioso e In action, 1958), fino a giungere a Charlie Rouse, che resterà fino al 1968. Seguì la controversa partecipazione alla lunga tournée dei Giants of Jazz (1970 - 72, con Blakey, Sonny Stitt, Kai Winding, Al Mc Kibbon e Dizzy Gillespie).

Nel frattempo le cose erano cambiate parecchio nel jazz, e chi si credeva all'avanguardia rischiava di giorno in giorno di restare indietro. Eppure mentre Monk si adagiava sugli allori, nasceva tutta una nuova generazione di musicisti - pensatori che riconsiderò in chiave quasi free i suoi lavori: Steve Lacy, Don Cherry, Roswell Rudd, ecc.

Al di là delle circa settanta composizioni conosciute[1], l'eredità di Monk è più o meno evidente nel modo di suonare di tutti i pianisti di oggi: il fraseggio frastagliato e pieno di cluster, la diteggiatura ineducata, le armonie strane e ricercate hanno insegnato molto a tutti i musicisti che si interrogano sul concetto di libertà. Ciò che lascia Monk è soprattutto il virtuosismo ritmico fatto di ritardi, accenti spostati, l'uso magico dei silenzi. l'ascoltatore è continuamente "sorpreso" dall'evolversi dei suoni che non cadono mai nella staticità e prevedibilità. Monk ha saputo giocare con le note prendendosi gioco di esse: non si limitava ad improvvisare sugli accordi del tema di base ma ne reinventava la struttura armonica facendo appello al suo istinto primitivo generando dissonanze e giochi di note che si rincorrono e si urtano in una esemplare disinvoltura.

Nei suoi ultimi anni di vita Monk si è ritirato nel New Jersey ospite della Baronessa Nica de Koenigswarter (Pannonica), senza mai suonare il pianoforte nonostante ce ne fosse uno nella sua stanza. È scomparso il 17 febbraio 1982 per infarto.
Viene citato da Antonio Muñoz Molina nel romanzo Inverno a Lisbona. Il protagonista, un pianista in crisi esistenziale, dice: «Io dovrei essere nero, suonare il piano come Thelonious Monk, essere nato a Memphis, Tennessee, baciare in quest'istante Lucrecia, essere morto».
Il protagonista del romanzo Cancellazione dello scrittore americano Percival Everett si chiama Thelonious Ellison, ma si fa chiamare Monk.
Nell'episodio dei Simpson Trilogia di una giornata, in uno dei tanti provvidenziali accidenti che minano la giornata della famiglia, Lisa viene a conoscenza di un ragazzo molto brillante di nome Thelonious.«Proprio come il grande Thelonious Monk!», ribatte la giovane.
Da lui prende il nome dell'album My Monk del Roberto Zanetti Trio
Don DeLillo usa la figura di Monk in un saggio sulla creazione artistica: Contrappunto (Einaudi, Torino 2008)
Viene citato da Italo Calvino nel racconto I cristalli: «Adesso aspetto che finisca il disco di Thelonious Monk e glielo dico.». (Fonte principale: Wikipedia)

Cosa c'entra il Jazz con Mira e Thelonious Monk ? ... lo si vede qua:   http://www.theloniousmonk.it
(Voce del verbo "creare valore" nella comunicazione :-)

Gli altri Protagonisti del Jazz

Cannonball Adderley  Louis Armstrong  Albert Ayler  Chet Baker  Gato Barbieri (Nota per i Tangueri: Ultimo Tango a Parigi - Milonga triste) Count Basie  Sidney Bechet  Louie Bellson  Tony Bennett  George Benson  Art Blakey  Buddy Bolden  Michael Brecker  Clifford Brown  Ray Brown  Dave Brubeck  Cab Calloway  Benny Carter  Ron Carter  Ray Charles  Charlie Christian  Nat King Cole  Ornette Coleman  John Coltrane  Chick Corea  Miles Davis

Commenti

Post popolari in questo blog

De Hombre a Hombre

Gotan Project Gotan Project è un gruppo musicale formato nel 1999 dal francese Philippe Cohen Solal (tastiere), dallo svizzero Christophe H. Müller (programmazione strumenti elettronici) e dall'argentino Eduardo Makaroff (chitarra ed alcuni strumenti a corda). La formazione di base si avvale inoltre della collaborazione di alcuni musicisti argentini, tra i quali il pianista Gustavo Beytelmann e la cantante Cristina Vilallonga. Lo stile musicale è il tango, di cui la parola gotan è una traduzione in lunfardo, ma con basi ritmiche tipiche della musica elettronica e house; ne risulta una miscela tra vecchi strumenti tradizionali del tango argentino, come il bandoneón, ed alcuni nuovi strumenti musicali, come campionatori e drum machine. Le prime apparizioni risalgono al 1999, quando una loro cover di Last Tango in Paris, brano di Gato Barbieri, viene inserita nella compilation Hotel Costes, selezionata dal noto DJ Stéphane Pompougnac. Molti dei DJ più quotati iniziaro...

Commenti alla Prima giornata di TANGO ARGENTINO IN PIAZZA GRANDE A MIRA (Ve)

Pochi ci avrebbero scommesso vista la partenza ma è Finita Bene - per i commenti dovrete aspettare domani oggi  ... è il giorno del riposo del guerriero ! Chi avesse delle foto, me le mandi.

http://www.padova24ore.it/eventi-e-mondanita/6478-capodanno-a-padova-in-prato-della-valle-il-programma-della-festa.html

Capodanno a Padova in Prato della Valle: il programma della festa Martedì 18 Dicembre 2012 20:00 Anche quest'anno sarà un Capodanno indimenticabile per quanti sceglieranno di aspettare il nuovo anno in Prato della Valle. Tanta musica, un'animazione coinvolgente e uno straordinario spettacolo pirotecnico sono gli ingredienti della festa organizzata dal Comune, una delle più amate dai padovani: sono decine di migliaia le persone che ogni anno prendono parte a questa lunga notte gratuita di divertimento. "Di anno in anno il pubblico aumenta-ha spiegato l'assessore alla Cultura Andrea Colasio alla presentazione della manifestazione che si è svolta questa mattina a Palazzo Moroni - quest'anno ci aspettiamo 60/70mila presenze. A fronte di una piccola spesa di trentamila euro riusciamo a fare un bel regalo ...